Il primo passo sulla strada della dipendenza

Strada sterrata di campagna
(Foto di Milosz G/Shutterstock.com)

Una persona è geneticamente predisposta alla droga o all’alcol?

Questa è la domanda che da anni si dibatte nella comunità scientifica, dove alcuni sostengono la tesi dell’ereditarietà ed altri sostengono sia un doppio problema: dipendenza fisica e mentale, unita ad un disordine pre esistente (depressione o altro). Questa teoria sostiene che la cura del disordine mentale abbia la precedenza, in quanto causa primaria della dipendenza. Una terza teoria sottoscrive l’idea che la dipendenza da sostanze chimiche sia prodotta da uno squilibrio chimico.

Resta il fatto che, sebbene i risultati di ricerche diverse sostengano tutti quanti i concetti elencati qui sopra, nessuna di queste teorie è assoluta.

Oltre ai tre punti di vista già descritti, esiste una quarta scuola di pensiero che si è dimostrata maggiormente accurata. Tratta di come la vita sia influenzata dai meccanismi della dipendenza ed è universalmente applicabile, non importa quale ipotesi sia usata per spiegare il fenomeno della dipendenza. È tratta dalla ricerche dell’educatore statunitense L. Ron Hubbard, utilizzate da oltre un quarto di secolo dal programma Narconon per la riabilitazione e la prevenzione delle tossicodipendenze.

Il ciclo della dipendenza inizia con un problema, un disagio o qualche forma di dolore fisico o emotivo che una persona prova e vive con molta difficoltà. Qui abbiamo una persona sostanzialmente buona, come è la maggior parte della gente, che ha incontrato un prob

Potrebbe anche trattarsi della difficoltà di inserirsi in un contesto scolastico, per un adolescente o, per un adulto, di una separazione o un divorzio. Potrebbe trattarsi di un disagio fisico come una gamba rotta, un mal di schiena o insonnia.

La persona che sta vivendo un tale disagio, ha un problema. Sente questo problema come una situazione preoccupante e persistente, non riuscendo a trovare una soluzione o un sollievo immediato.

Noi tutti abbiamo vissuto situazioni del genere, in maggiore o minor misura.

La differenza tra chi di noi diventa dipendente e chi no, in una situazione traumatica del genere, è dovuta alla presenza di una significativa pressione pro sostanze tossiche (farmaci, droga o alcol) esercitata da chi ha influenza su di noi.

L’effetto anestetico contro il dolore o l’intorpidimento emotivo generato da farmaci, droghe o alcol diventa una soluzione accettabile contro il disagio ed è adottata come soluzione al problema. La sostanza tossica acquista sempre più valore e questa è l’unica ragione per cui la persona ne farà uso per una seconda, una terza volta, ecc.

Oltre questo punto, è solo questione di tempo prima che chi beve alcolici o usa sostanze tossiche perda la capacità di controllarne l’uso.

Non importa a quale stadio di auto controllo una persona creda di essere, una volta abbia iniziato ad usare regolarmente alcol o altre sostanze tossiche per il loro effetto sollievo, si trova da qualche parte sulla strada chiamata dipendenza.

La dipendenza non è il punto d’arrivo. È la strada, tutta intera.

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON ARGO

PREVENZIONE ALLA DROGA E RECUPERO DALLA TOSSICODIPENDENZA